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Passaggio a Sud Est, tra mito e reti digitali

Passaggio a sud est, tra mito e reti digitali. Emozioniamoci sul Sentiero delle Abbazie. Dal Magazine Raccontiamo il Territorio di Ecomuseo della Vettabbia e dei Fontanili
Dal Medioevo alla contemporaneità

Passaggio a Sud Est, tra mito e reti digitali

Dal Medioevo alla contemporaneità, itinerario alla scoperta di un paesaggio mistico, costellato di monumenti che tracciano un filo rosso tra passato e futuro. Con i piedi per terra, o pedalando in bicicletta,
ma con lo sguardo verso il cielo, lungo “Il Sentiero delle Abbazie”.
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Passaggio a sud est, tra mito e reti digitali
Ecomuseo della Vettabbia e dei Fontanili
Emozionandoci su “Il Sentiero delle Abbazie”

Il Sentiero delle Abbazie che collega il centro di Milano al territorio del sud est è un itinerario di turismo religioso e non solo.

Con una buona dose di concentrazione e meditazione si può combinare spirito, arte e natura.

E, perché no, fitness.

Tra terra e cielo

Ci sono due modi per condurre un itinerario. Passando velocemente senza soffermarsi su un luogo o un altro, oppure scandagliare il territorio alla ricerca di un significato profondo. Questa seconda modalità richiede molto tempo e dedizione e questo Sentiero delle Abbazie è solo un primo approccio al tema, una sorta di test di guida slow, concentrata sul percorso più che sulla meta.

Parafrasando Marcel Proust:

«L’unico vero viaggio verso la scoperta, non consiste nella ricerca di nuovi paesaggi, ma nell’avere nuovi occhi».

Il focus è il rapporto tra la terra e il cielo attraverso il costruito, l’opera dell’uomo nell’architettura e nell’agricoltura. L’invito è quello di osservare i luoghi di culto con calma, quasi meditando e, spesso, con il naso all’insù.

Fede e cultura "On the Road"

Il nostro Sentiero delle Abbazie ha inizio a Porta Romana, Milano. Si intreccia con altri itinerari storici, tra cui la Via Francigena, il Cammino dei Monaci e il Cammino San Colombano e vede nella SS9 via Emilia e nella Paullese le sue direttrici ideali.

Dove nacque il Grana Padano
01 chiaravalle refettorio
02 chiaravalle colonna ofitica con nodo

Un sentiero ciclopedonale oggi solo in parte tracciato, potrebbe sfruttare i binari ferroviari non più in uso per unisce le Abbazie di ChiaravalleViboldone e Mirasole.

La più famosa delle chiese cistercensi dell’Italia settentrionale è l’Abbazia di Chiaravalle e si fa notare da lontano per la sua torre nolare (detta La Ciribiciaccola) che un tempo ospitava le campane e prende il nome da Nola, in provincia di Napoli, città nella quale si sarebbero costruite le prime campane. L’antico Refettorio con campate coperte da una volta crociera arricchisce di fascino il chiostro ed è adiacente alla Liquoreria. Il suggestivo spazio può essere utilizzato per pranzi con i prodotti a Km 0 dell’Abbazia, tra cui il Grana Padano.
Nota curiosa: questo tipo di formaggio è nato nel 1134 proprio nell’Abbazia di Chiaravalle.
Esempio architettonico di romanico e gotico, è inserita all’interno del Parco Agricolo Sud Milano e svolge il ruolo di cerniera e di raccordo tra l’abitato e il contado della Bassa milanese.
L’adiacente mulino duecentesco è adibito a museo e centro polifunzionale di educazione alla sostenibilità. La bottega dei Monaci di Chiaravalle, ispirata alla regola di San Benedetto “Ora et Labora”, offre un’ampia gamma di prodotti dell’alveare, prodotti da piante officinali e vini.
VecchiaFerrovia_AbbaziaChiaravalle_Ciclabile Possibile tra Poasco e Rogoredo

Il nodo della fede

Il chiostro trecentesco dell’Abbazia di Chiaravalle è ritmato da colonne e capitelli che propongono la ricca iconografia medievale, tra iperdecorazione e simbolismo. Spicca la colonna con il nodo della fede, detta ofitica, da ophys, serpente in greco è composta da quattro colonne annodate in modo inestricabile.

Simboleggia perfezione del cosmo e armonia degli elementi.

Promenade e corridoio di collegamento tra nord e sud
03 parco hauser promenade

Il Sentiero delle Abbazie è costituto da monumenti religiosi, edifici del passato e del presente che segnano la vita di chi abita questo luogo e anche da corridoi verdi di connessione tra una tappa e la successiva. E’ il caso del costituendo Parco Gustavo Hauser (ex Campagnetta) che, da Civesio, consente di arrivare all’Abbazia di Viboldone, incontrando lungo il percorso il Canale Vettabbia. Questo corso d’acqua, a sua volta, collega idealmente il parco urbano della Vettabbia, al Lambro e a Melegnano.

Gli Umiliati a Viboldone
04 a viboldone cappellina on the road

Viboldone, frazione di San Giuliano Milanese, è uno dei più importanti complessi medievali della Lombardia.

La chiesa accoglie affreschi di scuola giottesca e le volte presentano nervature dipinte.

Fondata nel 1176 e completata nel 1348 dall’ordine religioso degli Umiliati, l’abbazia è oggi attrezzata con un moderno edificio di foresteria che accoglie i pellegrini.

Della facciata si ammirano il rosone e le bifore a sesto acuto aperte sul cielo. Questo elemento architettonico si ritrova in altri luoghi di culto come la chiesa di San Francesco a Lodi e San Bassiano a Lodi Vecchio.

04 c viboldone volta vista da sotto
04 b viboldone bifora
Lungo il Sentiero dei Giganti
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A Mezzano, frazione di San Giuliano Milanese, si scopre un mondo a parte, costituito dalla chiesa, cappella-ossario di Santa Maria della Neve, affrescato con una Madonna con bambino. Nei pressi si trovano una chiesetta ormai sconsacrata, un antico bordo delabrè e due ristoranti tipici.

05 b ChiesaOssario Santa Maria Neve dipinto

Affresco nella Chiesa di Santa Maria delle Neve – Madonna con bambino

Accanto all’omonima chiesa, ormai sconsacrata, di cui non è nota la datazione, ma ritenuta antecedente al XV secolo., si trova l’ossario costruito tra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento per ospitare i resti rinvenuti sotterrati nella zona, presumibilmente appartenenti a soldati svizzeri caduti nella Battaglia dei Giganti, avvenuta nel 1515, tra gli svizzeri e i francesi per il controllo del Ducato di Milano.

 

 

[Nella foto, la rievocazione storica della Battaglia dei Giganti ]

05 c ricostruzione battaglia giganti
Mappatura ante litteram
05 d brichetto libri

Il territorio oggetto di questo itinerario è stato documentato in modo scientifico e approfondito dallo studioso Giuseppe Gerosa Brichetto nei suoi libri, tra cui ‘Fuori di Porta Tosa”, studio delle terre del Lambro nell’età medievale’, Tipografia Fabbiani e ‘La battaglia di Marignano: uomini e tempi delle calate dei francesi sul Ducato di Milano’, Gemini Grafica Editrice.

I racconti delle genti e degli eventi ai tempi del Ducato di Milano sono ricchi di annotazioni curiose e corredati da mappe storiche e foto degli anni 60.

La singolar tenzone

L’Ossario è dedicato alla Battaglia dei Giganti ovvero la Battaglia di Marignano svoltasi tra il 13 e il 14 settembre 1515 per il controllo del Ducato di Milano tra l’esercito di Francesco I re di Francia e quello di Carlo V e Francesco Sforza. Nella vicina Zivido, si tiene la commemorazione della Battaglia dei Giganti con ricostruzione teatrale e sfilata storica in costumi rinascimentali.

Nota: Tenzone è un termine che nasce nel Medioevo per indicare una diatriba o un battibecco a livello accademico, o molto erudito, tra due persone. Col tempo il significato sì e poi esteso anche al duello, ed oggi, per l’appunto, si parla di singolar tenzone quando si vuole indicare un duello d’onore

Passaggio a sud est, tra mito e reti digitali
Mirasole in cornice
06 a mirasole in cornice
06 b mirasole capitello
06 c mirasole campana

cappella nel nulla vicino a mirasole

All’Abbazia di Mirasole a Opera (MI) si accede oltrepassando un arco in una curiosa torre.

Il complesso si articola intorno a un’ampia corte quadrangolare, in parte porticata.

La chiesa dedicata a S. Maria è impreziosita dalla facciata con un rosone e due bassorilievi in terracotta.

Completano l’insieme il chiostro quattrocentesco e un punto di ristoro dove soggiornare anche all’aperto e acquistare prodotti di abbazie e monasteri.

Nei pressi dell’Abbazia di Mirasole si trova una cappella votiva in aperta campagna, praticamente immersa nel nulla.

 
 
On the road a Pieve Emanuele
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08 b pieve santalessandro statua

In Piazza della Chiesa 2 a Pieve Emanuele si trova la Chiesa di S. Alessandro che conserva le vestigia di San Carlo Borromeo e vari dipinti, oltre a una scultura di S. Alessandro rappresentato come soldato romano con un vessillo recante un giglio.

Sorgente miracolosa
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10 santa mariae ad fontem gatti

Santa Maria alla Fontana di Locate Triulzi fu costruita vicino a una fonte d’acqua considerata taumaturgica e focus dell’odierno Santuario. Già nel Cinquecento fu uno dei principali centri della sanità milanese insieme all’Ospedale Maggiore e al Lazzaretto.

Tra sacro e profano, oggi vicino al Santuario si trova il grande shopping Center City Style Scalo Milano.

11 santa mariae ad fontem scritta
Dal borgo alla città e viceversa
12 santa barbara facciata rosa
13 santa barbara portone

San Donato Milanese e il suo alter ego Metanopoli costituiscono una meta composita e ricca di curiosità per il pellegrino dei giorni nostri. Edifici di culto ‘consolidati’ come Santa Barbara (patrona degli estrattori), scrigno di arte moderna, architettura con facciata a capanna sul modello del Duomo di Cremona, ideata da Mario Bacciocchi, simbolo della nuova comunità fondata da Enrico Mattei negli anni 50, si alternano a edifici molto antichi come la Pieve di San Donato.

14 san donato pieve e nuvole Pieve di San Donato Milanese
15 santenrico Interno della chiesa di S. Enrico
16 chiesa triulzio newtrefor Chiesa di Triulzo sconsacrata - Ora Trefor / Cafè Ristorante

La Chiesa di S. Enrico in Bolgiano, su progetto di Ignazio Gardella e datata 1961-66, ha una planimetria a riseghe che ne ampliano la percezione dimensionale. Il cemento armato, tagliato ad altezza uomo sul perimetro della chiesa a formare una finestra che fa intuire l’interno, ha tetto in legno e impostazione minimale. Accanto alla cascina Moro in borgo Triulzio si trova una chiesetta sconsacrata, ora adibita a ristorante e parte di un piccolo centro urbano, immerso nella natura.

Un gioiello dell’arte in cotto
17 calvenzano abside

Nei pressi di Melegnano, lungo un’arteria stradale e vicino alla tangenziale esterna TEEM-A58, si scopre un gioiello come la basilica di Santa Maria in Calvenzano, terminata sul finire dell’XI secolo da monaci cluniacensi. Se ci si spinge ancora più a sud est si incontra il Santuario di San Giovanni Battista presso il Calandrone in località Merlino, l’unico in Lombardia a non essere dedicato alla Madonna bensì a San Giovanni Battista.

Santuario San Giovanni al Calandrone - Merlino
Monluè Ponte Lambro
18 monlue Notturna - Monluè
19 monlue eventi Eventi all'interno di Monluè

La realizzazione della tangenziale est, ultimata nel 1971, cambiò le sorti dell’Abbazia cistercense San Lorenzo in Monluè, risalente al secolo XIII, perché la isolò completamente dal resto della città.

Il luogo in cui nel 1267 gli Umiliati di Santa Maria di Brera installarono una grangia, azienda agricola con relativa chiesa, con il tempo ha cambiato destinazione d’uso e, in alcuni parti, anche destino. La struttura a corte chiusa con gli edifici monastici e i rustici agricoli integrati tra loro e circondati da campi e prati irrigui, ha perso la sua unità, ma non la sua forza evocativa. Il fiume Lambro e il parco a esso connesso, la collega idealmente al quartiere di Ponte Lambro.

El Signurun de Milan
20 signurun zona corvetto El Signurun de Milan

Al numero 6 di via San Dionigi, in zona Milano Corvetto, (Municipo 4) davanti a un edificio d’epoca in condizioni di grave degrado, c’è una grande statua di Cristo Redentore nota come El Signurun de Milan. Un alone di mistero avvolge questa grande statua in graniglia e sabbia del Ticino, elemento simbolo di questa parte di città e viatico per proseguire il percorso verso l’Abbazia di Chiaravalle.

Mistico in blu, rosa e giallo
21 chiesa rossa flavin scultura
22 chiesa rossa flavin controcampo

Iniziata nel 1932 dall’architetto Giovanni Muzio e terminata nel 1960, Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa svela al suo interno un’opera di arte totale, l’installazione site specific Untitled basata sulla luce e il colore, ad opera dell’artista Dan Flavin. Realizzata nel 1996 grazie alla Fondazione Prada con il Dia Center for The Arts di New York, il Dan Flavin Estate e su invito del Reverendo Giulio Greco, ha visto la Chiesa Rossa accendersi di riverberi colorati. Dal 2008 è sospeso sopra l’altare il disco Luce in legno di pioppo, opera dello scultore Pino Pedano.

Nel blu dipinto di blu
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La chiesa Madonna delle Grazie a Dresano (Lodi) è opera degli architetti Corvino+Multari ed è posta sul canocchiale prospettico aperto su via Pavia, simbolo del pellegrinaggio verso la salvezza. Due le geometrie fondanti del progetto, il cerchio e il rettangolo. Il portico viene delimitato da una maglia rosso vivo.

23 dresano nuvola

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