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Laghetto di Via Europa

Il Laghetto di Via Europa, a San Donato Milanese, è dal 2009 un parco pubblico accessibile a tutti, circondato da un sentiero perimetrale, ciclopedonale, con alcune panchine dislocate lungo il percorso, percorribile da bimbi e anziani, di circa 1 km.

All’interno del parco è ora presente un bar e rastrelliere per parcheggiare le biciclette. Non ci sono fontanelle. Ottimo per passeggiare, correre, andare in bici o semplicemente trovare un posto e parlare, è un’oasi naturale in mezzo alla città. Ricco di vegetazione, ospita al suo interno numerosi animali acquatici ( trote, cavedani, carpe, lucci e tartarughe) diverse specie di uccelli (germani, gallinelle d’acqua, aironi) , conigli e lepri e piccoli roditori (topi e nutrie), attratti dallo specchio d’acqua alimentato dalla falda freatica.

Un tempo il Laghetto di Via Europa non era pubblico, era una cava chiusa e recintata, accessibile solo ai dipendenti Eni muniti di una tessera, poteva essere utilizzato per praticare la pesca sportiva. La cava fu costruita nel 1955. Il 5 Maggio di quell’anno i fratelli Manara dopo aver ricevuto l’autorizzazione per la creazione di una cava a San Donato Milanese, iniziarono a scavare creando una conca ovale di circa 20 metri di profondità. Quando l’ENI vendette tutti i suoi terreni e le sue proprietà presenti sul territorio di San Donato Milanese, la cava divenne inaccessibile per i dipendenti e rimase chiusa fino al 2009, quando grazie agli oneri di compensazione legati a progetti di urbanizzazione privata della zona, fu realizzato l’attuale laghetto.

Il laghetto è sempre frequentato dai cittadini sandonatesi e viene “narrato”anche nel Magazine RACCONTIAMO IL TERRITORIO nel racconto
“Il Re del Lago e Luce”

Laghetto di Via Europa

Dall’inizio di Marzo 2022 nello specchio d’acqua di via Europa è stata “liberata” l’opera d’arte “site specific” realizzata in materiali bio dalla studentessa dell’Accademia di Brera Alessandra Barni.
A fare compagnia alle anatre, alle tartarughe e alle altre specie ospitate tra le sue sponde, ha fatto la comparsa un animale mai visto prima. Si tratta del “Dragone di Metanopoli”.

Il Dragone di Metanopoli - Laghetto di Via Europa

L’opera è il frutto di un corso dell’Accademia di Brera, condotto da Nada Pivetta, docente di Interventi Urbani e Territoriali, pensato specificatamente per l’area del Laghetto. Ideata su carta con un forte legame con il nostro territorio, miscela le forme del drago Tarantasio, figura della mitologia lombarda, con il profilo del Cane a sei zampe, logo che da 70 anni è “di casa” a Metanopoli.
L’opera, oltre a richiamare la storia di San Donato, è stata concepita per integrarsi armoniosamente con l’ambiente. Per realizzarla, infatti, sono stati utilizzati solo materiali ecologici, non inquinanti, autoctoni e con consumo etico: fusti di canna comune e corda di canapa. A corredo del dragone, installazione mobile lunga 3 metri e larga fino a 2 metri e mezzo, sulle sponde del Laghetto sono state posizionate alcune schede informative relativa alla fauna che popola l’area: dall’anatra muta alla tartaruga scivolatrice, dal parrocchetto al coniglio selvatico.

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