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Rocca Brivio
E’ nei primi anni del 1200 che prende forma la costruzione originaria: una roccaforte, con torri e bastioni, circondata sui quattro lati da un fossato. Si tratta della “Rocca di Marignano”, costruita appositamente con funzioni di vigilanza e controllo a poche centinaia di metri dalla Via Emilia, arteria di intenso traffico già in quei tempi. La posizione dominante della Rocca, costruita su una collinetta naturale, permetteva altresì il controllo di due importanti vie fluviali, il Lambro e il Cavo Vettabia. A poco meno di due secoli dall’edificazione, persa la sua iniziale funzione di sentinella, la Rocca entra a far parte dei beni posseduti dai Brivio, una importante famiglia di origine germanica insediatosi a Milano nella seconda metà del 13° secolo.
Inizia, con il trasferimento di proprietà della Rocca ai Brivio verso la fine del 1300, un lungo periodo nel quale, passando di padre in figlio, l’edificio viene utilizzato probabilmente con funzioni di casa padronale, abitata stagionalmente dagli stessi proprietari e permanentemente dal personale che si occupava delle terre e delle proprietà della famiglia. E’ sul finire del XVII secolo, a poco più di 400 anni dalla sua prima edificazione, che la Rocca subisce il primo consistente intervento edilizio. Promotore e probabilmente ideatore di buona parte delle modifiche architettoniche è il Marchese Luigi Brivio, personaggio di spicco nella dinastia del casato. Luigi Brivio, secondo esponente della famiglia che può fregiarsi del titolo nobiliare concesso ai Brivio dal re Filippo IV nel 1627.
In virtù dell’importanza acquisita da Luigi Brivio ed in seguito alla moda diffusasi agli inizi del secolo XVII, che vedeva le più importanti famiglie nobili milanesi costruire sontuose ville di campagna, egli decise di costruirne una in sintonia con il suo rango.
Al termine di questo primo corposo intervento edilizio, la Rocca inizia ad assumere la conformazione che la qualificherà indiscutibilmente come uno dei più particolari e preziosi edifici del Sud-Milano. Lo caratterizzano le numerose sale nobili, sia al piano terra che al primo piano. Un elegante porticato, affacciato sulla corte interna, lastricato in granito. Una scuderia con volte a vela sorrette da quattro colonne in granito di Baveno, contigua ad un esedra con al centro una loggia, anch’essa lastricata in granito. La cappella di famiglia, quadrangolare, con pianta a croce greca, arricchita di stucchi, gessi e arredi e un quadro degli inizi del ‘700. Altrettanto numerose le cancellate in ferro battuto. Non manca ovviamente un grande giardino, delimitato da mura monumentali, che si estende per quasi due ettari sul lato sud, qualche metro più in basso del livello del palazzo. Nel suo insieme, quindi, il palazzo costruito da Luigi Brivio è indubbiamente fedele alle ambizioni di un uomo all’apice della sua carriera di amministratore e politico.
Nel 1905, con Cesare Brivio, iniziano gli ultimi e più consistenti lavori edilizi che cambiano l’immagine esterna della Rocca, che rimarrà tale sino ai giorni nostri. A 20 anni dalla fine della seconda guerra mondiale, il 16 Ottobre 1964, la Marchesa Concetta Brivio, nubile nonché fervente osservante della religione Cattolica, dona tutta la proprietà della Rocca alla Provincia Veneta dei Servi di Maria.
Nel 1968 la decisione che prende l’Ordine rappresenta una svolta storica per il futuro della Rocca. Tutta la proprietà viene infatti affidata, in comodato d’uso e con apposita convenzione, all’Associazione Roccabrivio, neocostituitasi grazie all’iniziativa di un gruppo di persone tra le quali figura centrale sarà un religioso dello stesso Ordine, a garanzia dell’affidabilità e responsabilità dell’Associazione stessa. L’obbligo di adempiere alle opere di manutenzione ordinaria e straordinaria viene quindi trasferito all’Associazione, che diventa dal 1968 custode del bene sulla base di una convenzione di durata trentennale. L’Associazione Roccabrivio nasce come associazione laica, culturale e di volontariato. Le sue attività all’interno della Rocca, senza finalità di lucro, si orientano da subito verso il raggiungimento degli scopi statutari, strettamente connessi alle indicazioni della Donazione del 1964 e della Convenzione stipulata con l’Ordine dei Servi nel 1968. Nel Maggio del 1990 i Servi di Maria decidono di uscire di scena, cedendo tutto il complesso monumentale ad una società immobiliare della quale fanno parte gli Eredi Brivio. E’ in questo quadro difficile e complicato, che si decide di giocare la posta più alta. Con un atto di responsabilità, viene proposto alla società proprietaria un accordo transattivo contenente una opzione di acquisto di Rocca Brivio a favore dell’Associazione, con scadenza temporale e prezzo di vendita di 3 MDL.
Dopo un lungo e impegnativo percorso istituzionale e amministrativo, che ha coinvolto le Amministrazioni Comunali di San Giuliano Milanese, di San Donato Milanese e di Melegnano, si posa finalmente il primo mattone par la costruzione del progetto.
Il 30 Dicembre 1997 l’Associazione e i tre Comuni acquistano l’intera proprietà di Rocca Brivio.
Nel 2004 ha avuto inizio il primo lotto di ristrutturazione e adeguamento della Rocca alle sue nuove funzioni, conclusosi nell’estate 2005 e che ha interessato le sale nobili e altri spazi al piano terra, con il risanamento e la messa in sicurezza di alcune zone ammalorate.
Nel 2005 il 51% delle quote di partecipazione della società viene acquistato dal consorzio TASM, oggi CAP Holding, questo ha permesso di investire oltre due milioni e mezzo di euro nel rifacimento del tetto del corpo centrale, di recuperare il sottotetto, di mettere in sicurezza la volta d’ingresso che stava collassando e di altri innumerevoli interventi di manutenzione straordinaria.
Con questo atto, che corona e premia l’impegno dell’Associazione e dei Soci nel garantire la fruizione pubblica di uno spazio unico e prestigioso, prende avvio il cammino che dovrà portare, nel tempo, al recupero di tutto il complesso monumentale e alla sua destinazione futura.
L’Associazione Roccabrivio è impegnata attivamente da oltre 50 anni nel preservare e accudire questo luogo, ma anche per la valorizzazione culturale e ambientale della zona, attraverso la promozione di eventi culturali e sociali per far conoscere a tutti coloro che amano l’arte, la storia, la cultura e l’ambiente il bellissimo luogo che è Rocca Brivio.
Storia di Rocca Brivio : Fonte – Associazione Roccabrivio
Un bene così prezioso e unico è in pericolo
La ricchezza della flora e della fauna della Rocca ha trovato sostegno dalla cura con cui in questi anni la Vivai Pro Natura ha messo in dimora molte centinaia di alberi e cespugli molto dei quali hanno attecchito e che caratterizzano la flora dei dintorni della Rocca.
Dal punto di vista botanico dobbiamo registrare la presenza a pochi metri di distanza di due specie particolarmente rare nel Sud Milano trattasi di piante erbacee fra cui la felce sempre verde (la Coridalis cava e la Phjllits scolopendrium) oltre a un’ampia corte di presenze vegetali più comuni.
L’Associazione N>O>I – Network Organizzazione Innovazione ha redatto un dossier sulla storia e l’importanza di questo bene proponendo delle idee per salvarla e rendera sempre accessibile a tutti.
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Leggi il DOSSIER: IDEE PER ROCCA BRIVIO
Convegno 26 Settembre 2020, Rocca Brivio: “Un Bene pubblico da tutealare e valorizzare
Rocca Brivio rischia di essere svenduta all’asta e tutto il territorio del Su Est Milano, se questo avvenisse, perderebbe un grande valore di importanza sovracomunale.
Rocca Brivio deve gran parte del suo fascino e della sua importanza alla posizione in cui si trova, poco baricentrica rispetto alla distribuzione demografica della popolazione del Sud Est Milano è in realtà assolutamente centrale dal punto di vista geografico, storico, paesaggistico, culturale, ambientale.
É al centro di una plaga agricola che sente le spinte delle vicine aree urbanizzate, a poche centinaia di metri dagli assi di penetrazione nell’area urbanizzata della metropoli e al centro di un residuo, ma vitale, reticolo di aree naturali. Dal punto di vista ambientale è bene osservare che Rocca Brivio si trova al centro di varie confluenze di corsi d’acqua: la Vettabbia, la Roggia Nuova e a poche centinaia di metri del Lambro.
I corsi d’acqua nella pianura lombarda sono un formidabile strumento di connessione e continuità ecologica. L’area è ubicata all’interno della rete ecologica Regionale che rappresenta uno strumento orientativo per la pianificazione regionale e locale.

Dossier IDEE PER ROCCA BRIVIO
E’ anche nato un movimento di sostegno a Rocca Brivio “Amici di Rocca Brivio” e nel 2020 il Complesso Monumentale Rocca Brivio è stato votato da 5365 cittadini del Sud Est Milano segnalandolo come luogo da salvare, promuovendolo nei “Luoghi del Cuore”, una campagna nazionale per i luoghi italiani da non dimenticare, promossa dal FAI in collaborazione con Intesa Sanpaolo.
È il più importante progetto italiano di sensibilizzazione sul valore del nostro patrimonio che permette ai cittadini di segnalare al FAI attraverso un censimento biennale i luoghi da non dimenticare.