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Nell’incanto alato di Linate: Tesori Segreti e Armonia”

Airone Cenerino all'aereoporto di Linate

Nell’incanto del mattino, quando i primi raggi di sole accarezzano delicatamente la terra, mi sono avventurato tra i sentieri silenziosi dei terreni della pista di Linate. Non sono un esploratore di fauna, né un esperto di natura selvaggia, ma quel giorno qualcosa di straordinario è accaduto.
Fu il Gheppio a dare il via a questa incredibile avventura, quasi come se quel piccolo falco avesse intuito la connessione che gli avevo trasmesso e mi guidasse attraverso un mondo nascosto. Seguendolo con occhi curiosi, mi sono ritrovato immerso in uno scenario inaspettato, dove la vita selvatica danzava tra le ombre degli hangar aerei.

Gheppio - Linate Aeroporto

Lì, tra gli aerei silenziosi e gli occhi vigili del Gheppio, ho scoperto che il Gheppio non era solo; aveva dei “colleghi” alati, creature meravigliose che condividevano quel territorio con lui. Fu così che il mio sguardo incrociò quello elegante di un Airone Cenerino, e quando giunsi al suo cospetto prese il volo con grazia, come un’opera d’arte vivente.
Il mio sguardo poi si spostò verso una costruzione dove in cima a un camino spento riposava dopo il volo il Codirosso.

Codirosso Aeroporto di Linate

Ma non erano solo gli uccelli a popolare quel luogo incantato. Tra la vegetazione selvaggia si nascondevano nutrie, roditori curiosi e gatti che si muovevano con la furtività di veri predatori. In quel contesto, ho voluto condividere con le mie fotografie quello che non mi aspettavo di trovare in un luogo semi-urbanizzato. C’è infatti intorno a noi un mondo segreto, pulsante di vita e mistero, un universo che si svela solo a chi ha occhi pronti a vedere.

ballerina - Aeroporto di Linate

E mentre il sole saliva alto nel cielo, e una ballerina bianca planava accanto a me, riflettevo sulle meraviglie che avevo scoperto e sul desiderio profondo di condividere questa bellezza con tutto il Sud Est Milano. Pensavo a quanti altri potrebbero essere toccati da quella stessa magia, se solo avessero la sensibilità di guardare oltre l’apparenza.

Così, mentre i pensieri danzavano tra le fronde degli alberi e il canto degli uccelli, immaginavo un futuro in cui anche i progetti umani potessero integrarsi armoniosamente con la natura. Pensavo allo stadio del Milan che qualcuno ostinatamente vuole costruire nel Sud Est Milano, nell’Area San Francesco, un’area ancora incontaminata, che è situata proprio vicino all’Abbazia di Chiaravalle. Un’ Area che ho scoperto, navigando nel sito di EVF interessata dal progetto IL SENTIERO DELLE ABBAZIE, e che con grande determinazione stanno portando avanti questo progetto di collegamento ciclo pedonale che collega le Abbazie di Chiaravalle, Abbazia di Viboldone e Abbazia di Mirasole passando proprio dall’Area San Francesco. Immaginavo, immerso nel mio cammino un luogo dove nel futuro la vita selvatica e l’architettura umana potessero coesistere in perfetta armonia, rispettando la bellezza e l’equilibrio del mondo che li circondava.
Così, con la mente piena di visioni e il cuore colmo di speranza, ho continuato il mio viaggio attraverso quel paradiso nascosto, consapevole che ogni passo portava con sé la promessa di nuove scoperte e di un futuro luminoso per tutti coloro che avrebbero saputo guardare con “altri occhi”.

Raccontiamo il Territorio – Livio Cuneo
Fotografia – Livio Cuneo

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