Il basso Milanese ha un ancestrale talento contadino; basti pensare che rocche, castelli, e luoghi di culto, nel corso della storia sono stati realizzati in prossimità di comunità contadine e antichi borghi agricoli … e ciò grazie agli interventi di bonifica già realizzati in epoca antecedente all’arrivo degli antichi romani ed effettuate nelle foreste lacustri che dominavano la Pianura Padana. Ebbene, è proprio la tradizione rurale che vogliamo celebrare e lo faremo attraverso il racconto di ciò che avveniva nelle cucine delle famiglie contadine. La famiglia, oggi come ieri, ritrova intorno alla tavola il calore della semplicità, degli affetti e dei ricordi; una volta i pasti nelle case dei contadini erano caratterizzati da piatti semplici, cucinati con prodotti di recupero di avanzi di produzione e tagli di raccolti e bestiame. Oggi molti di questi prodotti sono eccellenze della gastronomia, importati in tutto il mondo, il cibo “dei sciuri” come si diceva una volta. Purtroppo, proprio noi lombardi abbiamo perso il ricordo di queste prelibatezze e di come si cucinano;  con esse, abbiamo perso memoria anche del senso di appartenenza alla nostra stessa terra. Rimane un fatto: ancora oggi tutto ciò che ci circonda è frutto del passato, del lavoro, dell’ingegno e della precaria vita dei nostri avi; molti di questi senza fissa dimora, come ci racconta la festa di San Martino, ma con grande volontà e sapere pragmatico. Vogliamo ringraziare questi nostri antenati, vogliamo ricordarli, vogliamo fare nostra quell’antica autenticità che stiamo perdendo e lo faremo con gusto; coinvolgendo tutti coloro che in questa terra vivono, lavorano e studiano, recuperando il ruolo aggregativo e di scambio che è la tavola.