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Centrale Idroelettrica di Melegnano

Sommario

Centrale Idroelettrica di Melegnano
Centrale Idroelettrica di Melegnano

Centrale Idroelettrica di Melegnano

La Centrale Idroelettrica di Melegnano, tra i simboli della storica industria metallurgica nota a livello nazionale. Il caso è quello dell’antico opificio della Broggi Izar in riva al fiume Lambro, all’esterno dominato dall’imponente ciminiera e all’interno dalla vecchia centrale elettrica con la turbina e il trasformatore.  

La sua storia ha radici antiche, risalenti al 1818, quando il coltellaio Giambattista Izar diede inizio all’attività.

La Broggi Izar incorporò l’attività e continuò a operare sotto diversa ragione sociale. Nel 1941, l’azienda si trasferì a Melegnano.  Come rimarcato a più riprese dagli stessi amministratori alla guida della città, si tratta dell’ultimo lascito della gloriosa impresa attiva sino a metà degli anni Novanta.

L’azienda Broggi ha una storia affascinante che risale ali’800. Gaetano Broggi, ultimo erede di una famiglia di artigiani esperti nella doratura e argentatura dei metalli, aprì la sua prima bottega a Milano in Via dei Mercanti d’Oro. La sua abilità nella creazione di posate, argenteria e oggetti sacri in argento attirò l’attenzione persino della corte reale di Torino. Nel 1841, il Duca di Savoia commissionò a Gaetano Broggi l’incarico di dorare gli ornamenti per il suo matrimonio.

I figli di Gaetano, Carlo e Serafino, viaggiarono all’estero per studiare le ultime innovazioni nel settore.

Fu durante questi viaggi che sperimentarono il processo galvanico, che consentiva notevoli risparmi in termini di tempo e risorse, aumentando la produzione e migliorando la qualità.

Nel 1866, l’azienda Gaetano Broggi e Figli inaugurò la nuova sede a S. Maria Fulcorina. Qui fu creata la lega d’argento che presto avrebbe reso famoso il nome Broggi in tutto il mondo: un amalgama speciale capace di coniugare lucentezza, straordinaria resistenza e costi significativamente inferiori.

La Broggi continuò a crescere fino a trasferirsi in Piazza San Marco, dove iniziò a produrre posate e oggetti ovali. Nel 1872, Vittorio Emanuele II concesse il diritto di inserire lo stemma reale sulla sede come fornitore della Casa Reale.

Poco dopo, la famiglia Broggi introdusse la dinamo per la produzione di elettricità, ottimizzando ulteriormente il processo galvanico. Iniziarono quindi le forniture per il settore alberghiero. Nel 1875, la famiglia Broggi creò un modello originale di posate per il nuovo Hotel Confortable aperto a Milano dal Marchese Flori. D’allora, l’azienda ha continuato a prosperare, diventando una società per azioni nel 1906, pur mantenendo lo spirito familiare e la passione autentica che hanno caratterizzato questa avventura di 200 anni.

Servizi e funzioni dell’epoca dalla centrale idroelettrica di Melegnano

Durante il suo periodo di funzionamento originale, la centrale forniva energia elettrica alla comunità locale, supportando l’industria e le attività quotidiane.

La sua funzione principale era quella di generare energia idroelettrica per l’illuminazione pubblica, le fabbriche e le abitazioni circostanti.

Stile Architettonico

L’architettura della centrale rispecchia lo stile dell’epoca, caratterizzato da elementi classici e dettagli ornamentali.

Nonostante la sua funzione industriale, l’edificio potrebbe presentare influenze neoclassiche o eclettiche, tipiche dei primi del Novecento.

Stile Neoclassico (1900)

L’architettura neoclassica del Novecento si ispira ai canoni dell’antica Grecia e Roma. Ecco alcune delle sue caratteristiche:

  1. Ordini architettonici: Gli edifici neoclassici spesso incorporano ordini classici, come le colonne doriche, ioniche o corinzie, con capitelli distinti e fusti scanalati.
  2. Simmetria: L’architettura neoclassica si caratterizza per un alto grado di simmetria. Gli edifici sono spesso organizzati intorno a un asse centrale, con elementi di design equilibrati su entrambi i lati.
Stile Eclettico

L’eclettismo architettonico, invece, è un fenomeno che ha avuto grande risonanza nel XIX secolo. Si basa sulla combinazione di stili provenienti da epoche e culture diverse. Alcune caratteristiche includono:

  1. Mescolanza di stili: L’eclettismo definisce lo stile nato dalla combinazione dei migliori elementi ripresi da diversi movimenti architettonici, storici e anche esotici.
  2. Libertà di scelta: Gli architetti avevano piena libertà di selezionare motivi architettonici e ornamentali da diverse tradizioni.
  3. Influenze esotiche: Verso la fine del XIX secolo, l’eclettismo incorporò anche riferimenti alle architetture esotiche, come quella cinese, indiana e islamica.

La centrale idroelettrica di Melegnano fu dismessa decenni fa dalla famiglia Broggi principalmente a causa dell’invecchiamento degli impianti e della riduzione dell’efficienza operativa. Con il passare del tempo, gli impianti elettrici, meccanici e idraulici necessitavano di costanti manutenzioni e aggiornamenti, che alla fine divennero insostenibili per la proprietà.

La centrale idroelettrica di Melegnano è stata recentemente riattivata grazie all’impegno di Aruba

Aruba ha deciso di recuperare la centrale idroelettrica di Melegnano per diversi motivi:

  • Sostenibilità: Aruba vuole aumentare l’uso di energie rinnovabili, come l’idroelettrica e il fotovoltaico.
  • Maggiore Capacità Energetica: Recuperare la centrale ha aggiunto circa 10 MW alla capacità energetica di Aruba.
  • Energia Pulita: L’energia idroelettrica riduce l’impatto ambientale e le emissioni di gas serra.
  • Prossimità: La centrale si trova vicino a un’altra centrale già posseduta da Aruba, facilitandone la gestione.
Climate Neutral Data Centre Pact

Aruba partecipa al Climate Neutral Data Centre Pact, un’iniziativa europea che punta a rendere i data center climaticamente neutrali entro il 2030. Questo significa che i data center non dovranno più emettere gas serra, contribuendo così a un futuro più sostenibile.

Recuperare la centrale idroelettrica di Melegnano è un passo importante verso questo obiettivo.

L’intervento di Aruba ha avuto inoltre lo scopo di far tornare l’impianto al suo antico splendore:

  • Restauro conservativo: Grazie a un attento lavoro di restauro conservativo, l’edificio è stato riportato alle sue condizioni originali.
  • Revamping degli impianti: Tutti gli impianti elettrici, meccanici ed idraulici sono stati aggiornati per garantire un funzionamento efficiente.
  • Funzione di DMV: La centrale svolge ora la funzione di deflusso minimo vitale (DMV), contribuendo al mantenimento dell’equilibrio biologico del corso d’acqua.
  • Potenza installata: La potenza installata complessiva delle centrali idroelettriche di Aruba, comprese le due di Melegnano, è di circa 10 MW.

 

Fonti: Il Cittadino, Wikipedia, Aruba, Broggi.it, Amsa, altre fonti minori.

Autore: Deborah Esposito (EVF)