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Comune di Pantigliate

Uno dei più importanti Comuni compresi nell’area dell’Ecomuseo della Vettabbia e dei Fontanili, è Il Comune di Pantigliate, situato nelle vicinanze di due fondamentali arterie stradali del sud Milano, la Paullese, che iniziava al Centro di Milano, passava per Linate, Peschiera Borromeo e Tribiano, arrivando fino a Cremona, e la Cerca, strada molto antica, che collegava, già dalla prima metà del 1300, Pavia a Como e Bergamo.

Il nome appare intorno al IX secolo, come luogo di provenienza di un certo Ambrosius de Panteliate, un monaco molto probabilmente legato al monastero di Sant’Ambrogio a Milano.

In realtà, esistono numerosi indizi che fanno pensare che la zona fosse già abitata dai celti e, successivamente, dai Romani. Pantigliate deriverebbe quindi dal Legionario Pantilius, al quale il territorio fu assegnato come premio per i servigi resi all’esercito romano.

Dopo il crollo dell’Impero Romano e le distruzioni operate dai barbari, l’economia della regione si riprese, soprattutto grazie all’intervento dei monaci Cistercensi e degli Umiliati e, intorno all’anno Mille, il territorio del sud Milano vede il sorgere di numerose “CASSINE”, dove si sviluppa una imponente attività agricola, favorita anche dalla presenza dei cosiddetti “FONTANILI”, cioè di acque che affiorano spontaneamente in superficie e che serviranno ad alimentare canali e fossi utilizzati per l’irrigazione dei campi.

Come detto, lo sviluppo di questo territorio agricolo è legato ai monaci Cistercensi e agli Umiliati, ma in realtà il legame tra la Chiesa e le “Cassine” diventa sempre più evidente man mano che si procede nella storia. Esistono, ad esempio diversi documenti che fanno riferimento a cessioni di terreni e proprietà agricole alla Chiesa, sia mediante lasciti, sia mediante veri e propri contratti.

Il legame con la Chiesa è reso ancora più evidente dal fatto che, più o meno a partire dal 1200, sempre più frequentemente i luoghi di culto sorgono in prossimità o all’interno delle stesse “Cassine”.

Per quanto riguarda Pantigliate, secondo quanto riportato dai documenti presenti nell’Archivio Storico Diocesano e della Veneranda Fabbrica del Duomo, nel 1500 esistevano cinque luoghi di culto.

Tra questi, la Chiesa dedicata a San Giovanni Battista, ubicata presso la Cascina Santa Maria e, vicina a questa, la Chiesa intitolata alla Vergine Maria, da cui la Cascina prende il nome.

Inoltre, la Chiesa di San Zenone, costruita all’interno della Cascina Riverbella per volere della Fabbrica del Duomo.

Infine, secondo una mappa, datata 1569, della Pieve di Segrate, si distinguono, attorno alla Chiesa di Pantigliate, le Cascine Rogorbella (ora Roverbella), Crosina, Molino , Cà Nova, Casinetta, Casinaza e un’altra Cassina, che potrebbe essere la Cascina Brusada). Particolare architettonico interessante è che queste cascine sono tutte dotate di torri, probabilmente costruite per difendersi dagli attacchi dei briganti e degli eserciti.

Una svolta dal punto di vista toponomastico del Comune di Pantigliate, si ebbe nel 1721, quando per ordine dell’Imperatore Carlo Vi d’Austria si procedette alla misurazione del territorio, al fine di iscriverlo al catasto.

Secondo questa mappatura, esisteva un nucleo centrale, a sinistra e a destra della chiesa parrocchiale di Santa Margherita.

Procedendo poi da nord a sud si incontravano il Molino e Pila, la Cascina Roverbella e relativa chiesetta di San Zenone, poi la Cascina Nuova. Nel settore orientale, le Cascine Crocina e Cassinazza, una Cassinetta e, a sud-est, la Cascina Santa Maria, con la sua chiesetta.

Agli inizi del 1800, la Cassinetta d’Adda venne distrutta e, negli ultimi anni dello stesso secolo, lo stesso destino toccò alla Cascina Santa Maria. Contemporaneamente, altre Cascine subiscono un notevole ampliamento, in particolare la Cascina Roverbella, la Cascina Nuova, la Crosina e la Cassinazza.

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